Domande frequenti
Per quale motivo dovrei iscrivermi all’AVIS e donare il sangue?
Perché AVIS è controllo e tutela della tua salute e rappresenta uno dei pochi momenti di medicina preventiva,
perché è un dovere civico, ed esalta il valore della vita,
perché è una manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri,
perché è un atto di estrema generosità che permette di salvare la vita di altre persone,
PENSA DI ESSERE TU AL LORO POSTO.
Non mi importa donare; tanto ci pensa l’ospedale
Nessun ospedale è in grado di assicurare il sangue se non ha disponibilità di donatori
Se ho bisogno il sangue lo pago
Nonostante i progressi della medicina, l’uomo rimane a tutt’oggi l’unica sorgente di sangue, e la legge 107/90 è molto esplicita il sangue non può essere ne venduto ne pagato, per i trasgressori sono previste anche la reclusione e pesanti multe.
Donare il sangue è dannoso alla salute?
Grazie all’accurata selezione per un adulto sano la donazione non comporta alcun rischio, la quantità di sangue prelevata è minima, gli intervalli tra donazioni escludono rischi, i controlli e le visite sono strumento di medicina preventiva.
Per le donne (già soggette alle perdite mestruali) donare il sangue non è dannoso?
La donazione di sangue per le donne non ha alcuna controindicazione, tuttavia le donne in età fertile possono effettuare solo due donazioni di sangue all’anno e il monitoraggio dell’emoglobina e del ferro tutelano la salute delle donatrici.
La privacy dei risultati delle mie analisi è garantita?
Il segreto medico e la legge sulla privacy, che individua le “figure” responsabili al trattamento dei dati, assicura la massima discrezionalità e segretezza di tutti gli aspetti sanitari e dei risultati delle analisi.
Perché i donatori AVIS sono periodici?
Perché donano il proprio sangue ad intervalli regolari, ottenendo costanti controlli sanitari e permettendo una migliore programmazione e gestione delle situazioni di urgenza – emergenza.
Donando periodicamente non corro il rischio di dipendenza?
La donazione periodica non implica nessun processo di assuefazione.
Cos’è l’autrasfusione?
E’ una procedura trasfusionale che consiste nel trasfondere al soggetto unità del suo stesso sangue: il metodo più utilizzato è il predeposito, una tecnica trasfusionale con la quale si preleva il sangue dal donatore che sarà anche ricevente.
Alcuni giorni prima dell’intervento vengono prelevate unità di sangue dal paziente, in fasi successive, in modo da consentirne l’eventuale utilizzo durante l’intervento operatorio o nel post-intervento.
Con quale denaro funziona l’AVIS?
Con i rimborsi stabiliti da decreti ministeriali ed erogati, dalle Aziende Sanitarie previa convenzione.
Ogni anno si sente parlare di carenza estiva, ma non ci pensano i donatori?
La partenza per le vacanze contribuisce a ridurre i consueti flussi di raccolta, (anche i donatori vanno in ferie)
in questo panorama però ci sono i “politrasfusi” (talassemici, emodializzati, emofilici, ecc..) cioè quelle persone che anche nel periodo estivo, come del resto durante tutto l'anno, necessitano di trasfusioni e per questo l’AVIS esorta ogni anno i donatori a non far mancare il loro contributo nei mesi estivi.